mercoledì 29 marzo 2017

L'immaginazione è una facoltà minore?




In una società relativamente stabile l’immaginazione era considerata come una facoltà minore e, in alcuni casi, persino come una deviazione. Dire che qualcuno aveva troppa immaginazione era un modo per squalificarlo e per escluderlo. Ancora oggi il tema della creatività è raramente presente nei manuali di studio nelle facoltà di psicologia e ancora meno utilizzata nella scuola dell’obbligo.
Se nella realtà dobbiamo venire a patti con molti limiti, nella fantasia tutto è possibile e questo aiuta la mente ad allargare i propri orizzonti sviluppando un pensiero creativo che può portare a contemplare soluzioni da nuovi punti di vista.


Quali sono le competenze necessarie oggi?


Per Andrea Schleicher, direttore del programma OCSE/PISA, l’idea di base è che imparare non sia un’attività che trova la sua giustificazione in se stessa, ma serve a sviluppare il potenziale di ogni individuo. Oggi acquistano valore competenze complesse da imparare e difficili da insegnare come la creatività, il pensiero laterale e il pensiero critico, l’attitudine al problem solving, la capacità di comunicare e collaborare .. Competenze che una volta apprese l’individuo può utilizzare in qualsiasi campo scelga di sviluppare gli studi o la professione. Professioni che probabilmente noi adulti non sappiamo fare e addirittura che oggi ancora non esistono.  Dobbiamo essere pronti a accogliere il nuovo!