venerdì 9 giugno 2017

Il primo passo per sviluppare la creatività


Il primo passo per sviluppare la creatività è stimolare le idee. Le idee però non nascono dal nulla: più possediamo informazioni e conoscenze, più avremo la possibilità di creare delle nuove connessioni che fanno scaturire nuove idee, nuove riflessioni, nuove scoperte.

Le informazioni sono “la farina” della conoscenza che  può diventare un inferno o un paradiso…Un inferno se le informazioni sono centellinate e rigide, e un paradiso se invece si attiva la curiosità il più possibile. Interrogarsi è l’atto mentale primordiale e svilupparlo nei ragazzi libera la loro e la nostra energia. 

Perchè la creatività diventa sempre più necessaria?


Che la società stia cambiando vertiginosamente è oramai un fatto accettato da tutti. Governi e istituzioni, e aziende sono obbligati a scapicollarsi per adattarsi al cambiamento e cercare di cavalcare l'onda. Non tutti ci riescono e purtroppo molti rischiano di venirne sommersi.

Noi tutti abbiamo la sensazione che gran parte della nostra società sembra non riuscire ad adeguarsi al mondo che cambia. Ed è proprio la creatività che può aiutarci, in una realtà sempre più complessa, a trasformare un problema in una sfida da superare, e a fare della mancanza l’occasione per innovare.

La creatività, per noi, è da intendersi come un complesso di predisposizioni innate che possono venire più o meno sviluppate dalla famiglia, dalla scuola e dalla società.
Per fare questo, bisogna tenere conto che l’intelligenza creativa deriva dalla confluenza di tre fattori: talento, metodo ed energia, necessari per l’attivazione del processo creativo.

Nelle migliori università americane oggi la creatività ha raggiunto lo status di disciplina accademica. E non stiamo parlando di corsi di laurea che studiano le dinamiche della creatività sotto il profilo psicologico o manageriale, ma di interi corsi volti a sviluppare un approccio creativo negli studenti. E se, certamente, la creatività può essere usata anche per aumentare il fatturato, rimane comunque una strada privilegiata per affrontare il cambiamento e per innovare.

domenica 2 aprile 2017

Non siamo robot!

Un articolo del Guardian ci avverte che educare i bambini a essere come dei robot è una strategia perdente! Invece creatività e competenze sociali ci distingueranno sempre dalle macchine e dovrebbero essere il fulcro della scuola di oggi. Menzione d'onore all'approccio Reggio Children, citato tra i migliori del mondo. Peccato che non tutti lo adottino come metodo e che soprattutto alle medie si crolla in un mondo di uniformità e noia...

mercoledì 29 marzo 2017

L'immaginazione è una facoltà minore?




In una società relativamente stabile l’immaginazione era considerata come una facoltà minore e, in alcuni casi, persino come una deviazione. Dire che qualcuno aveva troppa immaginazione era un modo per squalificarlo e per escluderlo. Ancora oggi il tema della creatività è raramente presente nei manuali di studio nelle facoltà di psicologia e ancora meno utilizzata nella scuola dell’obbligo.
Se nella realtà dobbiamo venire a patti con molti limiti, nella fantasia tutto è possibile e questo aiuta la mente ad allargare i propri orizzonti sviluppando un pensiero creativo che può portare a contemplare soluzioni da nuovi punti di vista.


Quali sono le competenze necessarie oggi?


Per Andrea Schleicher, direttore del programma OCSE/PISA, l’idea di base è che imparare non sia un’attività che trova la sua giustificazione in se stessa, ma serve a sviluppare il potenziale di ogni individuo. Oggi acquistano valore competenze complesse da imparare e difficili da insegnare come la creatività, il pensiero laterale e il pensiero critico, l’attitudine al problem solving, la capacità di comunicare e collaborare .. Competenze che una volta apprese l’individuo può utilizzare in qualsiasi campo scelga di sviluppare gli studi o la professione. Professioni che probabilmente noi adulti non sappiamo fare e addirittura che oggi ancora non esistono.  Dobbiamo essere pronti a accogliere il nuovo!

mercoledì 25 gennaio 2017

I falsi miti della creatività



I falsi miti della creatività

Per sfatare alcune leggende metropolitane sulla creatività diamo un’occhiata alle affermazioni più comuni che continuano a circolare:

La creatività è un dono concesso a pochi

La creatività non si può insegnare

La creatività è produrre delle idee

La creatività è solo per i geni, più si è intelligenti più si è creativi

La creatività è più per i giovani che per i vecchi

La creatività vuol dire essere liberi senza regole

La creatività non è per le persone serie

La creatività è un atto solitario